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Rocche dell'Annunziata di La Morra

VIGNETI

Scendendo da La Morra in direzione Alba, tenendo la destra, si arriva in Frazione Annunziata. Poco prima di arrivare sulla piazzetta che ospita l’ex-Abbazia benedettina di San Martino di Marcenasco, incontriamo una casa bianca: è l’Azienda Vitivinicola Aurelio Settimo.

 

Percorrendo la stradina di ghiaia che circonda la costruzione, ci immergiamo nei vigneti di proprietà dell’Azienda:

 

5,67 ettari coltivati a Nebbiolo da Barolo e 0,97 ettari a Dolcetto d’Alba.

3,42 ettari di Nebbiolo sono esposti a sud, sud-ovest, nel rinomato cru Rocche dell’Annunziata, una delle zone di alto prestigio, considerate di prima categoria, per la produzione del vino Barolo. Qui i vigneti, che si trovano di fronte alla borgata Torriglione, sono “baciati” dal sole sin dal primo mattino fino al tardo pomeriggio e riparati in una “conca” fra la collina di San Martino e quella di Cerequio-Brunate.

CARATTERISTICHE

Il terreno delle Rocche dell'Annunziata, ricco, del tipo calcareo-argilloso, insieme all’altitudine (circa 270 mt. s.l.m.) e all’esposizione (sud - sud-ovest), dà un Barolo corposo ma, allo stesso tempo, gentile e molto profumato. 

 

Dai 2,25 ettari rimanenti di Nebbiolo, piantati in esposizione sud-est, l’azienda produce il Barolo DOCG base.

I vigneti sono stati impiantati a rotazione in tempi diversi: l’età ora delle vigne varia da 9 a 60 anni.

 

La forma di allevamento è guyot tradizionale ed il sesto d’impianto è di 4.500 – 5.000 ceppi per ettaro. Le rese massime per ettaro sono normalmente quelle regolate per legge: Barolo DOCG, Barolo DOCG Rocche dell'Annunziata e Langhe Nebbiolo: 8.000 Kg di uva per ettaro; Dolcetto d’Alba: 9.000 Kg di uva per ettaro. Con potature a 8 – 10 gemme la quantità viene poi ancora controllata con diradamenti in estate (giugno – luglio), e non in tutte le annate l’azienda arriva a produrre il massimo consentito.

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Aurelio Settimo Sostenibilità

GESTIONE INTEGRATA E SOSTENIBILE

Per quanto riguarda i trattamenti in vigna , al fine di combattere le malattie preponderanti quali peronospora ed oidio, l’azienda dal 1994 segue da parecchi anni il regolamento CEE 2078, ora Misura 214, lotta guidata ed integrata, che regola l’utilizzo di prodotti chimici e tende a favorire l’uso di prodotti a base naturale, per il rispetto dell’ambiente.

Questo programma, appoggiato dalla Regione Piemonte, prevede inoltre l’assistenza di un tecnico specializzato in viticoltura che segue l’andamento delle malattie fitosanitarie, a mezzo colonnine meteorologiche, ed avvisa le aziende circa il momento esatto per effettuare i trattamenti.

Dall’annata 2017 i nostri vini sono certificati da THE GREEN EXPERIENCE: una certificazione collettiva, integrata e sostenibile, dedicata ai vini piemontesi.

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