Nel 1962 nasce l’etichetta Aurelio Settimo e a partire dall’annata 1974 viene vinificata la totalità delle uve prodotte.
La famiglia Settimo ha deciso di mantenere la linea di prodotti tradizionali: dopo la morte di Aurelio, ora è la figlia Tiziana, già da anni coadiuvante del padre in azienda, che si occupa della produzione e della commercializzazione dei vini.
E’ sempre mantenuta la stessa filosofia: dare particolare attenzione alla qualità nel rispetto della tradizione.
IL MIGLIOR VINO
Barolo Rocche dell’Annunziata 2007: 85
Consistenza: 31 – Equilibrio: 27 – Integrità: 27
Sensazioni: il colore oscilla da un bordeaux deciso a un accennato e più fondo, viola ben vivo.
L’olfatto avverte il classico mix frutto/spezie di bella dolcezza, potente per l’alcol maestoso, senza però risultare causticamente liquoroso.
Anzi la vena aromatica ha un’intensività vivida di raro turgore espressivo. C’è estratto per avvolgere il grado, per ammantare in polpa le vanigliate nuances del rovere. La viscosità del tatto rende la sua alta concentrazione, l’apprezzata morbidezza del gusto l’equilibrio acido/tondo/tannico delle sue componenti. Con la fragranza e la delicatezza complessiva che si deve alla virtuosa integrità dell’enologia di trasformazione.
Impressioni del produttore: Nel 2007 abbiamo avuto condizioni climatiche molto particolari: inverno mite che ci ha dato germogli anticipati in una calda primavera, a inizi marzo 20°!
Un’estate calda ma non umida, una grandinata a luglio che ci ha ridotto del 27% la produzione di Rocche, uve molto mature e di altissimo contenuto zuccherino ci hanno obbligati ad iniziare la vendemmia in Rocche prestissimo: 15 settembre, per mantenere una buona acidità e freschezza.
Ottima annata, questo Barolo ha un colore rosso granato brillante, profumo intenso con sentori speziati di cannella e vaniglia.
In bocca è gradevolmente asciutto, con una buona armonicità e grande struttura.
GLI ALTRI VINI
BAROLO 2007: 85
(C: 31 – E: 27 – I: 27)
NEBBIOLO LANGHE 2006: 84
(C: 31 – E: 27 – I: 26)
DOLCETTO D’ALBA 2009: 84
(C: 31 – E: 26 – I: 27)
BAROLO ROCCHE RISERVA 2004: 83
(C: 32 – E: 27 – I: 24)
Commento Conclusivo
V’è davvero un condensato di natura ed energia nei vini di Aurelio Settimo. Sin nel Dolcetto d’Alba 2009 si avverte la fittezza di una mirabile concentrazione, lo stesso nel Nebbiolo Langhe 2006, balsamicamente mentoso. Poi nei Barolo il volume si fa ancora glicerinosamente, pastosamente più alto. Le spezie soffiano allora potentemente mentose nel Barolo 2007, eccezionalmente tramose nel Barolo Rocche Riserva 2004. Ed ove morbide, e turgidamente ancor vive, originano come nel caso del Barolo Rocche Dell’Annunziata 2007 richiami analogici alla crema di prugna distillata di dolcezza intensamente espressiva.
Fonte: http://lucamaroni.com/4DCGI/Rec04_4244